Dopo mesi di duro lavoro vede la luce una delle opere più ardite in cui sia stato utilizzato il platino.

L’Ulivo Bianco, realizzato in marmo di carrara, platino (3333 gr) e diamanti (3003 pietre per un totale di circa 400 ct) è posato su di una base in radica di ulivo centenario. La sua presentazione, avvenuta alla Mostra del Cinema di Venezia in occasione della 68° edizione ha colto con stupore il pubblico presente.

Quando ci venne presentato il progetto dall’artista Agatino Cappella, fummo colpiti dalla particolarità dell’opera che voleva creare e ci mettemmo subito a ragionare su come ottenere l’effetto che l’artista desiderava ottenere, ossia  mimare le fattezze di una pianta in miniatura e non di un bonsai.

Il lavoro fu veramente molto, tale esecuzione risultò persino difficile da pianificare tanto che, per esempio, nelle prime battute si pensò che 1500 foglie potessero bastare a decorare la chioma dell’ulivo, ma se doveste contarle vi accorgerete che sono quasi il doppio.

Inoltre come detto sopra, la prima presentazione dell’opera fu alla Mostra del Cinema di Venezia, che si è tenuta nei primi giorni di settembre ma l’organizzazione volle l’opera più di un mese prima a causa di questioni logistiche, ciò di fatto ci tolse la possibilità di contare su quasi un mese di lavoro, limite che ci costrinse a lavorare per diverse settimane fino a sera tardi, di sabato e di domenica per poter rispettare i limiti di consegna, ma alla fine il risultato e la soddisfazione raggiunti ci fanno ricordare col sorriso quei momenti di grande tensione.

Dalla presentazione alla 68° Mostra del Cinema di Venezia l’Ulivo Bianco partirà per un tour che lo vedrà toccare molte località importanti d’Italia, Europa e Cina.

 

Da sinistra verso destra: Denis Casarotto socio della Casarotto Roberto S.n.c., Agatino Cappella artista ideatore dell’opera, Roberto Casarotto maestro orafo fondatore della Casarotto Roberto e Cristian Casarotto socio della Casarotto Roberto S.n.c.